lunedì 30 aprile 2012

Razzisti e ladri di polli......

 Scrivo dopo aver appreso che Stiffoni è stato fra gli acquirenti dei famosi diamanti “padani”, in combutta con il tesoriere Belsito e la vicepresidente del Senato (sic!) Rosi Mauro. Ha mentito, si è attorcigliato in versioni improbabili, non riesce a giustificare credibilmente il suo operato come membro del Comitato di tesoreria della Lega. Ne risponderà alla magistratura. A me interessa notare qualcosa di più profondo, cioè la malafede che contraddistingue quasi sempre chi ha cavalcato il pregiudizio, il disprezzo, la discriminazione come arma politica. Sono profondamente convinto che lo facciano senza crederci, ben consapevoli della strumentalità della loro azione di imprenditori della paura.
Ciò vale anche per altri dirigenti leghisti, penso a Tosi e Zaia fra gli altri, che oggi hanno virato e con la medesima disinvoltura reclamizzano il loro nuovo profilo moderato. Politici senza principi, propagandisti di valori intercambiabili. Gli stessi che ieri magnificavano l’intelligenza di Renzo Bossi e la buona scelta di affiancarlo al padre, salvo ora denunciare le malefatte del “cerchio magico”. Gente abituata a mentire, gente che non crede in nulla. Non mi stupisce che i razzisti si rivelino anche ladri di polli.



Gad Lerner Su Nigrizia

domenica 29 aprile 2012

Vorrà pur significare qualcosa....

                             Si vabbè, allora ditelo!


                                                                    foto verona via nonleggerlo.blogspot.com

giovedì 26 aprile 2012

Quando un' immagina parla...

                                                       
                                                          .........più di mille parole


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mercoledì 25 aprile 2012

Non ci posso credere!


Confindustria e l’imprenditore Berlusconi


Ora, si dà il caso che giusto ieri le motivazioni della Cassazione sulla sentenza Dell’Utri stabiliscono che tra Berlusconi e Cosa Nostra ci fu un «accordo protettivo non gratuito, in cambio del quale sono state versate cospicue somme da parte di Berlusconi in favore della mafia».


A casa mia questo si chiama pizzo.


Confindustria non ha niente da dire, in proposito?

 Gilioli qui

la mente è come un paracadute

La mente è come un paracadute, non funziona se non lo aprite.

lunedì 23 aprile 2012

Gasparri...basta, e se lo dice lui...



Tendo a non scrivere di Maurizio Gasparri, 
per rispetto mio e vostro, ma questa fa ridere. 
Ansa di poco fa:


«Vogliamo dire basta a quelle persone che hanno iniziato a fare politica quando il nostro segretario Angelino Alfano faceva le scuole elementari e che ancora oggi si ergono a simboli del rinnovamento politico»:
 lo ha detto il capogruppo del Pdl in Senato Maurizio Gasparri, a La Spezia per sostenere la candidatura di Fiammetta Chiarandini.

Ora, il loro segretario Angelino Alfano è nato nel 1970 e faceva quindi le elementari tra il 1976 e il 1981. Leggo quindi su Wikipedia alla pagina di Gasparri, nato nel 1956:

Negli anni Settanta diviene segretario provinciale del Fronte della Gioventù (MSI). Gianfranco Fini nel 1979 lo vuole come suo vice nel FDG.

Gasparri si è detto basta da solo.

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fonte qui

domenica 22 aprile 2012

giovedì 19 aprile 2012

Anche Calderoli a sua insaputa?

Lega: indagini dei carabinieri, il partito pagava l'affitto di Calderoli, 2.200 euro al mese 
(ovviamente a sua insaputa) fonte: popolo viola su fb




sarà, ma a me, il fratello gemello di Susan Boyle mi sta simpatico. 
Nella foto a piccola Calderoli prima della febbre suina, a destra Calderoli dopo la febbre suina.
La comunità scientifica sta valutando anche l'ipotesi contraria.

martedì 17 aprile 2012

Analizzare i bilanci della Lega.


  • Cota: Abbiamo chiesto come lega ad una società esterna di analizzare e certificare i nostri bilanci
  • Floris: Ve lo sta facendo gratis la Procura...
  • 3nding

lunedì 16 aprile 2012

Facciamo pulizia, dicono!

 Nessuna scheda di adesione dovrà essere conservata

all'interno della sede....

Questi tipi li abbiamo fatti diventare Ministri dell'Interno!



sabato 14 aprile 2012

Lega: non c'e limite al ridicolo


Questo è il volantino del leghista Franco Zotti, capolista della Lega alle prossime elezioni comunali di Gorizia, Mutande verdi e spada in mano. 
Strateghi della comunicazione?
Target con Q.I. infimo?
Definitiva perdita del senso del ridicolo?
Qualcuno dei miei lettori può illuminarmi?




                                                                 fonte: http://andreainforma.blogspot.it/2012/04/non-e-uno-scherzo.html

venerdì 13 aprile 2012

ergo Togliatti

“ergo Togliatti, nottetempo, faceva rilasciare prostitute minorenni che s’era scopato e mandava la Iotti a prenderle fuori dalle questure.”
— certa gente dovrebbe stare più attenta quando si inginocchia perché troppi cazzi in testa possono far male. (via madonnaliberaprofessionista)



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Tragedia e commedia


Comunque è inutile che adesso i leghisti cerchino di far passare la loro vicenda come una tragedia shakespeariana, con tutte queste lacrime sui palchi e in tivù.
E’ sempre stata solo una commedia, una scarsissima commedia: dalle ronde al trilocale di Monza, dal parlamento padano alla scuola di Adro, dal dito medio di Bossi ai diplomi farlocchi del Trota, dal sindaco che voleva sparare agli immigrati ‘come conigli’ giù giù fino al bellicapelli di Rosi che imitava Elvis Presley.


E alla fine di una commedia mediocre le lacrime non commuovono mai il pubblico, che ha solo voglia di veder sparire gli attori per tornarsene a casa.

giovedì 12 aprile 2012

presentato il nuovo simbolo della Lega



                                                                                                                                                                                               gargantua su tumblr

Il politico della mutua

gargantua su tumblr

martedì 10 aprile 2012

messaggio in codice?


direi di no, presuppone intelligenza per capirlo, e  intelligenza per mandarlo.
(inspirato gargantua su tumblr)

lunedì 9 aprile 2012

Come i terroni, peggio dei terroni

Far diplomare un figlio, comprare la macchina a un altro, ristrutturare la casa: l'aspetto piú interessante della vicenda legata ai fondi della Lega è il ruolo cruciale della famiglia come punto di riferimento supremo rispetto a tutti gli altri, a cominciare dalla legalità e dall'interesse pubblico.
Per la serie: sono vent'anni che se la prendono con i meridionali, e all'atto pratico si comportano come una manica di terroni fatti e finiti.


 Metilparaben




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in difesa del trota


E’ da vigliacchi prendersela col Trota

 Gad Lerner 

Una insana voglia di linciaggio, tipicamente leghista, si abbatte sui capri espiatori prescelti da Roberto Maroni: cioè il dimissionario Renzo Bossi e la “badante” Rosy Mauro. 
Figure impresentabili, certo, ma non da oggi. Dove erano tutti i coraggiosi che oggi ne invocano l’epurazione -Maroni in testa- quando il vertice del Carroccio s’inchinava all’autorevolezza di quei due? Fin troppo scoperta è la manovra di colpire il Trota e la Mauro per fingere di salvare Umberto Bossi e soprattutto evitare ogni discorso di verità sulla Lega. Un movimento bugiardo fin nei suoi assunti teorici, vissuto di menzogne, convenienze e disprezzo della democrazia.
Il Trota è un poveretto stritolato cinicamente in un gioco molto più grande di lui.


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sabato 7 aprile 2012

Umberto, sei tutti loro




L’ultima volta che Bossi fece qualcosa di utile fu nel ‘94, quando rovesciò B., giocandosi tutto mentre il Cainano si comprava i leghisti a uno a uno.
 Ma son passati 18 anni. Poi la Lega divenne un tragicomico caravanserraglio di pagliacci, parassiti, cialtroni, molti razzisti, qualche ladro, parecchi servi.
 L’ampolla, il matrimonio celtico, il druido, Odino, il tricolore nel cesso, i terun, i negher, foera di ball, il dito medio, il gesto dell’ombrello, le pernacchie, il ce l’ho duro, i kalashnikov, le camicie i fazzoletti le cravatte verdi, il parlamento padano, la moneta padana, la banca padana, il villaggio vacanze in Croazia, l’amico Fiorani, le zolle di Pontida, l’uscita dall’euro.


Si sono inventati tre trovate da avanspettacolo di strapaese – la secessiùn, il federalismooo, la devolusssion – e ci han campato per due decenni alle spalle del cosiddetto “popolo”. 
Ma, sotto sotto, di quell’armamentario carnevalesco, ridevano anche i leader, ben felici di trovare qualche milione di persone disposto a bersi tutto come l’acqua del dio Po e a rimandarli a Roma ladrona, a occupar poltrone come tutti gli altri.


Condensato del pezzo odierno di M.Travaglio

averne almeno un'idea


domenica 1 aprile 2012

Fede gesto disperato


Calearo 2

Leggo che avrebbe rilasciato un'intervista dichiarando:


“Le mie assenze alla Camera sono cominciate alla vigilia di Natale. In quei giorni mia moglie si è ammalata seriamente. Ho scelto di rimanerle vicino. E’ morta il 19 marzo scorso. Nel frattempo ho ripreso a lavorare nella mia azienda. Quanto sono ritornato – ha raccontato Calearo – ho provato un grandissimo disagio e ho cominciato a schifare una classe politica che è sempre la stessa”.


Qualora le cose stessero veramente così, massimo rispetto.
Tuttavia non capisco la spocchia, la spavalderia, la sfida che trasudava nella trasmissione la  Zanzara,
...o forse capisco anche. 
Calearo come altri politici, fa solo pena.



Operazione #DenunciaCalearo.

dopo leggi anche il post seguente http://gioschiavinato.blogspot.it/2012/04/calearo-2.html

Articolo di Di Germano Milite  fonte:clicca qui

         
CalearoLo scorso 30 marzo, un Massimo Calearo (fino ad allora sconosciuto come tanti altri parlamentari disutili) spavaldo e convinto di non dover scontare nulla per ciò che avrebbe asserito, si confessava alla nota trasmissione radiofonica “La Zanzara”: “Dall’inizio dell’anno alla Camera sono andato solo tre volte, anche per motivi familiari – ha spiegato –.Rimango a casa a fare l’imprenditore, invece che andare a premer un pulsante. Non serve a niente. Anzi, credo che da questo momento fino alla fine della legislatura non ci andrò più”. Fino a novembre, ha detto ancora Calearo, “mi sono divertito a fare il consulente di Berlusconi sul commercio estero, ora non servo più. E’ usurante andare alla Camera solo a premere un pulsante”. Ma allora perché non ha la decenza di dimettersi, ha osservato più di qualcuno? La risposta è arrivata con una schiettezza degna di un regime dittatoriale dove chi governa e offende il popolo sa già che non subirà ritorsioni:“No, perché al posto mio entrerebbe uno del Pd molto di sinistra, un filo-castrista (sarebbe Andrea Colasio, assessore alla cultura a Padova, ndr)”. La franchezza raggiunge il suo culmine in chiusura di commento:“Con lo stipendio da parlamentare – continua – pago il mutuo della casa che ho comprato, 12mila euro al mese di mutuo. E’ una casa molto grande…
                             
L’arroganza scusabile ai parlamentari ha un limite? A sentir parlare persone come Massimo Calearo, deputato iscritto al gruppo “Popolo e Territorio”, sembrerebbe di no. Fortuna che, qualche cittadino, decide che la misura è colma e che è necessario agire ed andare un po’ oltre il comodo (ed inutile) commento indignato su facebook e twitter. Così, giusto per far comprendere a questi “rappresentanti del popolo” che non è più tempo di tollerare parassiti boriosi e biechi arrampicatori sociali.
E’ il caso di Lidia Mazzola, cittadina italiana ed elettrice che ha querelato il (dis)onorevole Calearo per Vilipendio della Repubblica e delle Istituzioni Costituzionali, abuso d’ufficio ed indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Di seguito il testo completo della denuncia, da leggere e condividere ovunque e, possibilmente, da prendere come esempio per un’azione decisa e concreta contro questi signorotti convinti di vivere in una società feudale e dormiente.

TESTO DELLA DENUNCIA PRESENTATA AL COMMISSIARATO DI PS  "SPINACETO"-  ROMA - da Lidia Mazzola
 DENUNCIA - QUERELA  

La sottoscritta     Lidia Mazzola      , nata a     il                   e residente in                             denuncia quanto segue:
attraverso notizia stampa pubblicata dal giornale denominato "Foglio Quotidiano " del 30 marzo 2012 la sottoscritta  apprende che   Calearo Massimo , nato a Vicenza il 23 novembre 1955,  deputato presso il Parlamento della Repubblica Italiana  , iscritto al gruppo " POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)"   ha  rilasciato le seguenti pubbliche dichiarazioni  testualmente  qui riportate:  
"Calearo si è confessato alla Zanzara, la trasmissione di Radio 24: “Dall’inizio dell’anno alla Camera sono andato solo tre volte, anche per motivi familiari – ha spiegato – Rimango a casa a fare l’imprenditore, invece che andare a premer un pulsante. Non serve a niente. Anzi, credo che da questo momento fino alla fine della legislatura non ci andrò più”. Fino a novembre, ha detto ancora Calearo, “mi sono divertito a fare il consulente di Berlusconi sul commercio estero, ora non servo più. E’ usurante andare alla Camera solo a premere un pulsante”. Il logorio, però, non è sufficiente a fargli dare le dimissioni: “No, perché al posto mio entrerebbe uno del Pd molto di sinistra, un filo-castrista (sarebbe Andrea Colasio, assessore alla cultura a Padova, ndr)”. Ma non c’è solo la politica a impedirgli di rassegnare le dimissioni: “Con lo stipendio da parlamentare – continua – pago il mutuo della casa che ho comprato, 12mila euro al mese di mutuo. E’ una casa molto grande…”.
La sottoscritta rileva nelle dichiarazioni di Calearo Massimo i seguenti reati:

1. Vilipendio della Repubblica e delle Istituzioni costituzionali a norma dell'art.  290 c.p. per aver  manifestato aperto disprezzo delle funzioni del Parlamento della Repubblica con  le seguenti frasi : "Dall’inizio dell’anno alla Camera sono andato solo tre volte, anche per motivi familiari. Rimango a casa a fare l’imprenditore, invece che andare a premer un pulsante. Non serve a niente. "

2.Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato ai sensi dell'art. 316 ter C.P. con rilievo delle circostanze aggravanti di cui all'319-bis  per quanto dallo stesso dichiarato : "Dall’inizio dell’anno alla Camera sono andato solo tre volte" " mi sono divertito a fare il consulente di Berlusconi sul commercio estero, ora non servo più." In base alle sue stesse  dichiarazioni, il Calearo, quindi,  pur dichiarando di non svolgere più funzione alcuna presso l'Istituzione parlamentare , senza  aver provveduto conseguentemente a presentare le sue obbligate dimissioni dalla Pubblica Istituzione presso la quale presta servizio in qualità di pubblico ufficiale , continua a percepire indebite erogazioni di denaro carpite con palese omissione di atto dovuto (dimissione)  e in totale  malafede.
3Abuso d’ufficio  ai sensi dell'art. 323 c.p. in quanto con le sue dichiarazioni: "Dall’inizio dell’anno alla Camera sono andato solo tre volte, anche per motivi familiari rimango a casa a fare l’imprenditore, invece che andare a premer un pulsante. Non serve a niente. Anzi, credo che da questo momento fino alla fine della legislatura non ci andrò più"  ammette  di stare arrecando  intenzionalmente  ad altri un danno ingiusto e con le sue dichiarazioni : "Rimango a casa a fare l’imprenditore, invece che andare a premer un pulsante"  e: "Con lo stipendio da parlamentare  pago il mutuo della casa che ho comprato, 12mila euro al mese di mutuo" , di arrecare ingiusto vantaggio patrimoniale a sè.  Con rilievo delle particolari aggravanti relative all'alto profilo  istituzionale dell'incarico ricoperto dallo stesso.
Per  quanto esposto e documentato, la sottoscritta chiede  espressamente (nelle forme previste dall'art art. 347 c.p.p.).  che si proceda in ordine  ai reati indicati e  sugli altri reati eventualmente riscontrabili dall'Autorità Giudiziaria  , nei confronti di CALEARO  MASSIMO , nato a Vicenza il 23 novembre 1955  e domiciliato presso il Parlamento italiano.
Roma, 31/03/2012
Lidia Mazzola

Ecco: sarebbe bello se anche alcuni parlamentari seguissero questo esempio e prendessero le distanze, non solo con le vuote parole, da personaggi come Calearo. Altrimenti poi diviene un po' inutile lagnarsi per il "sentimento di antipolitica" che si fa largo in maniera sempre più decisa tra la popolazione. In attesa della realizzazione dell'utopia repubblicana, comunque, sarebbe ancora più bello se fossero tantissimi altri cittadini-elettori ad emulare il gesto di Lidia Mazzola. YOUng lancia ufficialmente l'operazione #DenunciaCalearo, sperando che ad aderirvi siano in tantissimi. Occorre un segnale forte e deciso, un segnale di attivismo che non si limiti alla tastiera. 

Elio e le Storie Tese Lele Mora a Emilio Fede 31-03-2012 The Show Must ...

voleranno carte bollate

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