sabato 27 aprile 2013

Bel Ministro!


Gianpiero D'Alia, chi è il Ministro della Pubblica Amministrazione

Tra i ministri centristi del nuovo governo spunta, un po’ a sorpresa, Gianpiero D’Alia dell’Udc. A sorpresa perché non era tra i favoriti, ma soprattutto perché va a occupare una posizione, quella di ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, che non mancherà di suscitare polemiche visto che D’Alia è tra i padri della legge cosiddetta “ammazza-web”.

Siciliano, nato a Messina nel 1966, è figlio d’arte: suo padre è stato deputato della Dc. È alla sua prima esperienza da ministro, ma nel governo Berlusconi è stato sottosegretario agli Interni tra il 2005 e il 2006. Attualmente è vice capogruppo vicario di Scelta Civica alla Camera dei Deputati e segretario regionale dell’Udc in Sicilia.

In Parlamento dal 2001, D’Alia è salito all’onore della cronache per il progetto di legge contro l’apologia di reato a mezzo internet. Nel 2009, durante la discussione del “decreto sicurezza”, D’Alia propose un emendamento (l’ementamento D’Alia, appunto) nel quale sanciva la “Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet”. Secondo questo emendamento, nei casi di apologia o istigazione a deliquere su Internet, “il ministero diffiderà il gestore, e questi avrà due possibilità: o ottemperare e quindi cancellare questi contenuti oppure non ottemperare. Se non ottempera diventa complice di chi inneggia a Provenzano e Riina e quindi è giusto che venga oscurato”.

L’emendamento provocò un’alzata di scudi da parte del mondo della Rete – tra i principali oppositori, Beppe Grillo – e anche dei provider come Google, e poco dopo l’esponente Pdl Roberto Cassinelli ha presentato un altro emendamento che di fatto ha annullato gli effetti del provvedimento D’Alia. Lo stesso D’Alia ha poi fatto parziale marcia indietro dicendosi contrario alla censura. Vedremo se nel suo nuovo ruolo tornerà alla carica sul tema.

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voleranno carte bollate

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