giovedì 27 ottobre 2016

Scuola di Politica: Il metodo Goro

Il metodo Goro:
-Fingere che l'arrivo di profughi sia stato imprevisto e improvviso.

-Portare in strada uno zero virgola di abitanti e chiamarli “I cittadini”.

-Invitare qualche sgherro dalle zone vicine e chiamarli “Gli italiani”

-Aggiungere i simboli di liste e movimenti locali con moderazione.

-Protestare occupando strade, piazze e intimidendo gli albergatori.

-Negare di essere razzisti politicizzati e dichiararsi liberi cittadini.

-Attendere la rinuncia di un prefetto che considererà lecito tutto ciò.

-Godersi il sostegno di partiti e organi d'informazione reazionari.

-Farsi dare degli eroi dai commentatori su internet e social network.

-Sbandierare di essere senza leader, pronti a soccorrere altre città.

-Candidare gli agitatori in base alle amicizie e proporre l'autarchia.

-Governare comuni, città metropolitane e regioni finanziando sagre.

-Imbrigliare di clientele l'economia dei territori che si amministrano.

-Autoeleggersi a paladini di ogni stereotipata cultura identitaria.

-Andare in parlamento coalizzandosi con svariati gruppi di potere.

-Fare affari con mafie, logge e cordate di ogni tipo e classificazione.

-Sostenere politiche divisive in base a sesso, religione e opinione.

-Pagare regimi, rovesciare democrazie, destabilizzare aree intere.

-Appoggiare le guerre, le invasioni e i bombardamenti per la pace.

-Farsi beccare a rubare, corrompere, evadere, trafficare e lucrare.

-Lasciar passare qualche tempo, rinnovare un po’ il proprio aspetto.

-Candidarsi a guidare l'opposizione a un sistema che si è creato.

Poi se in tutto questo tempo le cose sono andate come dovevano andare, in giro ci saranno nuovi disperati, quindi ricominciare da capo.
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voleranno carte bollate

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